Giussago

Guinzano

Guinzano 27010
Telefono: 
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Fax: 
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Volontari attivi: 
82

La nostra Sezione nasce nel cuore dei 5 pionieri, Gabriele Giani, Angelo Lorini, Ivan Pizzolante, Raffaella Sacchi, Carlo Tamburelli che, nell’ormai lontano luglio 1998, coltivarono l'idea di portare la Croce Bianca a Giussago. E' grazie alla loro volontà e dedizione che l'idea prende forma e si concretizza l’8 novembre 1998 come dislocamento della Croce Bianca di Binasco. E’ un servizio di “frontiera” poiché rappresenta il “trait d’union” del primo soccorso tra la provincia di Milano e Pavia. La prima sede operativa si trova a Giussago in Via Marconi 4, nei locali che l’Amministrazione Comunale ha reso disponibili per ospitare l’autolettiga e i primi pochi volontari. L’inaugurazione del 29 novembre 1998 della Delegazione di Giussago non è un fulmine a ciel sereno ma la tappa di un cammino che i due centri hanno condotto insieme negli anni precedenti. Questo servizio appare come la manna dal cielo anche per Certosa, Giovenzano, Vellezzo Bellini e gli altri comuni che sorgono nelle vicinanze di Giussago; grazie alle fatiche di un comune che ha fatto dell’impegno sociale la sua bandiera, tutto il circondario potrà usufruire di un'ulteriore sicurezza. Ci vorrà del tempo prima che il rodaggio della Delegazione raggiunga il giusto equilibrio e la sua indipendenza e nel periodo 1998 – 2004 i pochi volontari vengono guidati prima dalla Sezione di Binasco fino al 2000, poi da Milano Centro fino al 2002 e, in ultimo, dalla Sezione di Landriano fino al 2004. La fattiva collaborazione con le Sezioni che ci hanno accompagnato, supportato e molto spronato, ci ha permesso di crescere rapidamente e raggiungere, nel 2004, ben 50 volontari iscritti.

Nel corso di quegli anni la storia di Giussago è caratterizzata da importanti iniziative che ricordiamo con piacere e con un po’ di orgoglio: 4 Corsi di Primo Soccorso, un Corso per Emergenze Pediatriche rivolto alle mamme e agli insegnanti degli asili nido (realizzato per la prima volta e patrocinato dalla Regione Lombardia). Ed ancora, le Feste annuali del Volontariato che ci accompagnano ormai dal 2000, la presenza dei volontari con un mezzo di soccorso presso i Centri Commerciali della zona in occasione delle festività natalizie che hanno sempre regalato alla Sezione grandi risultati per la raccolta fondi. Inoltre vogliamo citare sottoscrizioni a premi e iniziative benefiche, tra cui ricordiamo con piacere quelle in collaborazione con la Nazionale Artisti TV, nel 2001 quando il ricavato ci ha permesso di acquistare la prima ambulanza e successivamente la “Partita del Cuore” nel 2005: momenti di grande divertimento e di grandissima solidarietà ! In concerto con quanto sopra, la passione e lo spirito dei volontari hanno contribuito, con tante piccole iniziative, a promuovere la Croce Bianca e la sua missione nel territorio comunale e nei paesi vicini nei quali sovente si presta soccorso.

Memorabile per tutti i volontari e per i loro familiari ed amici è la giornata del 28 novembre 2004 quando viene ufficializzato il passaggio da Delegazione a Sezione, portandoci ad essere una “stella ancora più brillante nella Costellazione della Croce Bianca”. E’ per tutti un traguardo importantissimo e siamo grati ai famosi “5 pionieri” che, dopo averci condotto per mano, ci hanno reso protagonisti della Missione Croce Bianca. Ma la festa del 28 novembre è duplice. Viene infatti anche inaugurata la nuova sede della Croce Bianca che da Giussago si trasferisce nella vicina frazione di Guinzano. Sono locali di nuova costruzione in una struttura indipendente, dono dell’Amministrazione Comunale, che sorge in una nuova piazza inaugurata in contemporanea e intitolata al Volontariato. Il numero dei volontari è cresciuto da quel lontano 1998 ed ora gli appartenenti alla neo Sezione si apprestano ad affrontare un nuovo cammino indipendente consapevoli delle difficoltà che questa crescita implica. Il supporto dell’Amministrazione Comunale è sempre costante ed intenso e unito alla benevolenza della cittadinanza portano la Sezione a raggiungere obiettivi importanti per la propria crescita. Nuovi sviluppi si hanno nel 2005 con l’acquisto di una ambulanza da una Sezione consorella e quindi, nel 2006, la donazione di una nuovissima ambulanza porta una grande soddisfazione.

Nel frattempo il parco macchine dispone di una ambulanza ormai “vecchiotta” per le esigenze del 118 e quindi si decide di donarla ad una comunità in Kosovo. Si organizza il contatto tramite una volontaria e l’associazione di Solidarietà e Volontariato Asvi Italia Onlus che conosce il territorio e la popolazione della comunità di Hani Elezit vicino a Kacianic. Si parte quindi per la consegna del mezzo alla cittadinanza: il momento è importante e commovente, di profonda solidarietà nei confronti di questo popolo che è assolutamente privo di mezzi idonei a prestare un primo soccorso. E’ gratificante sapere che la gloriosa “198” di Giussago circola e “sfreccia” a sirene spiegate per i villaggi del Kosovo garantendo un aiuto a chi, anche lì, ne ha più bisogno. Qui finisce la nostra breve storia. Ora non ci resta che camminare e crescere così come può fare un bambino che dai facili entusiasmi passa alla consapevolezza dell’età adulta e con essa scopre tutte le responsabilità che lo attendono.

Ci piace menzionare la poesia che l’amico Paolo Olivari, ha dedicato a “Giussago Sezione” in quel lontano… 28 novembre 2004…. e che ben descrive i sentimenti e le emozioni che muovono noi volontari.

Un sogno si corona: Giussago Sezione ! E’ freddo il mattino di fine novembre in cui la nebbia cerca d’insinuare un velo, denso di soffusa tristezza nei cuori di chi s’è svegliato con grande gioia… E’ festoso il mattino d’una frazione immersa in un silenzio ben diverso dal caos presente nella metropoli che, poco distante, vede la gente in marcia per un desiderio di libertà e sport… E’ pur vero quello sventolio di bandiere che accoglie tante immagini colorate pervenute da vari luoghi, al richiamo dello scampanio dei tanti campanili o all’appello degli amici di Giussago… E’ bello questo connubio di colori che si intonano alla festa con cura: il bianco, segno di purezza, e l’azzurro che compone una Croce… il sacrificio, forse imitando il Samaritano d’un tempo, forse seguendo le tracce di quel Gesù capace di redimere i peccati del mondo… E’ freddo questo mattino colorato pur da quegli “arancioni” che attendono un solenne “taglio del nastro” per gioire con il cuore battente come le “bitonali” lanciate, il “mezzogiorno”, a risvegliare e ad accogliere gli applausi dei semplici: quelle persone assiepate nelle frazioni e pronte a sperare che l’indomani sarà simile a un arcobaleno quando il dolore sarà lenito dal “loro” aiuto…! E’ caldo il clima nell’oratorio non dissimile a quello che Don Bignami frequentava, riscaldandosi con difficoltà ma destreggiandosi per prevedere un futuro connotato di atti d’Amore, gratuiti, simili a quelli dei benefattori dal grande cuore… E’ pur caldo il sorriso dei “cinque pionieri” che vedevan questa mattina novembrina ben presente già da tempo nei desideri, birichini come quel loro cuore di padri e importanti come il loro progetto reale: realizzare un cammino di condivisione… ! E’ ospitale quella sede ben collocata nel centro di questa borgata in espansione, e gli stessi allievi sono pronti a gioire come gli altri, più anziani di servizio, ben consapevoli che questa nuova “casa” potrà essere solo importante nel cammino che li porterà a vivere il “vecchio motto”: “ama il prossimo tuo come te stesso”, che han voluto pur ricamare sul labaro benedetto e pronto a sfilare con altri sulle vie dei paesi solidali e delle città… E’ sentita quella musica che accompagna il cammino di questa nuova Sezione della “Bianca” considerata privilegiata dall’Amministrazione che ha voluto mettersi alle sue spalle, umile come l’atto di offerta di altri volontari al lavoro per mesi per regalare ogni comfort a questa nuova allegra brigata, subito pronta a passare dal clima festoso al rispetto per le esigenze altrui, quel dolore tenue o che viene rafforzato col ricordo… nei momenti in cui le sirene non bastano a risvegliare il cuore di chi è “volato lassù”… Mi discosto, allora, da questa terra pavese e ricca di sorrisi spontanei, sinceri come il loro primo passo verso il futuro, e tornerò spesso con il pensiero vicino… vicino come loro, questi “angeli arancioni” lo sono stati, felici… nel mio cuore !