Sabato 10 ottobre presso il Cine Teatro Don Bosco di Carugate si è tenuto “Focus 2015”, secondo incontro dedicato al personale dipendente della Croce Bianca Milano.
Un evento unico ed importante che ha visto la partecipazione di circa 140 professionali che non hanno voluto mancare all’invito che il Presidente Generale, unitamente alla Giunta Esecutiva, ha loro esteso.
Il Presidente Generale Tresoldi apre i lavori, ringraziando i presenti per essere intervenuti a questo incontro informale voluto per condividere le visioni di Croce Bianca del prossimo futuro.
Approfitta in apertura di lavoro per informare, che nonostante la situazione economica non fosse quest’anno delle migliori, si è riusciti a mantenere questo appuntamento grazie al contributo di uno sponsor tecnico ovvero SPENCER che si è fatto carico delle spese della giornata.
Detto questo cede la parola all’avvocato Bruno Rossini che relaziona brevemente sul sistema 231, spiegando che la legge impone che chi sceglie questo sistema ne informi tutte le proprie risorse umane. A seguire l’Avvocato Rossini, spiega sinteticamente che nel 2001, quindi ormai quasi 15 anni fa, il legislatore ha fatto una rivoluzione completa dei principi di diritto. Normalmente il diritto dice quello che si può fare o quello che non si può fare, il decreto legislativo 231 del 2001 ha detto quale risultato si voleva raggiungere.
In sostanza il legislatore dice che ci sono una serie di reati che riguardano le aziende e che danneggiano le aziende stesse nonché l’economia ed il primo reato per cui è partito questo programma è stato quello della corruzione.
A noi, come Croce Bianca Milano riguarda poco, per cui ha parlato, in questa introduzione, dei reati che potremmo commettere con maggior facilità. Uno, sono i reati connessi alla sicurezza sul lavoro che è la cosa che preoccupa principalmente e l’altro i reati ambientali perché l’Associazione tratta rifiuti pericolosi.
La legge dice che un’azienda che si ritrova una propria risorsa umana che commette determinati reati, viene anch’essa sanzionata, a meno che non si dia un modello organizzativo scritto con una serie di protocolli con tutti i diritti e doveri che le persone hanno e nomini un Organismo di Vigilanza che sorvegli l’applicazione di questo modello organizzativo.
Croce Bianca Milano ha istituito e redatto il Modello Organizzativo che è pubblicato nell’area pubblica del sito e tutti sono invitati prenderne visione.
Deve essere un Organismo di Vigilanza formato da persone indipendenti, non legate all’Associazione in qualche modo, ma che devono conoscere l’Associazione stessa.
Rossini continua, informando i presenti che esistono dei responsabili che funzionano da terminale di determinati dati, però gli occhi ed i controlli sul territorio devono essere di tutte le risorse umane dell’Associazione. All’interno del Modello viene indicato il modo per contattare l’Organismo di Vigilanza che è un punto di raccolta di queste informazioni.
Segue l’intervento del dr. Alberto Zoli – Direttore Generale AREU – che nonostante i numerosi impegni ha voluto essere presente.
Il dr. Zoli premette che questo non è un saluto formale in quanto è solito partecipare a questi incontri, quando invitato, per spiegare e relazionarsi in modo diretto su quelle che sono le cose che si fanno insieme.
Da subito, ringrazia i presenti, per il contributo che come Croce Bianca Milano-FAPS si sta dando su EXPO che sta andando molto bene.
A questo punto introduce ai presenti la situazione attuale di AREU nei confronti di Croce Bianca Milano-FAPS quale organismo no profit, basato sul concetto di sussidiarietà.
Oggi si sta facendo largo l’idea che con AREU possano lavorare anche soggetti profit e non si sa per quanto questa posizione potrà essere tenuta, in quanto dal punto di vista normativo, legale, giuridico, si cominciano ad avere dei problemi.
Croce Bianca Milano deve cercare di continuare ad essere competitiva sia da un punto di vista qualitativo che economico in quanto nelle gare pubbliche, che al momento AREU ha riservato agli organismi associativi, la struttura portante che è quella del personale dipendente che garantisce la continuità dei servizi, deve essere competitiva sia con la qualità che con l’aspetto economico.
Il dr. Zoli continua spiegando che le gare che si fanno sono di valenza pubblica perché di fatto sono pubbliche eppure AREU riesce a garantire un servizio, con organismi no profit, anziché dare questo servizio a chi partecipa a queste gare con una caratteristica diversa dalla nostra, con un’identità diversa dalla nostra, ma che può partecipare a queste gare.
Per garantire, in futuro, la continuità oltre queste proroghe che sono state fatte bisogna essere di qualità e competitivi dal punto di vista economico.
Zoli chiude specificando come si sia ad una svolta strategica di una situazione che per anni si è riusciti a portare avanti.
A seguire l’ing. Elisabetta Claus – Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) in materia di sicurezza su luogo di lavoro (legge 81/08)– dopo aver salutato i presenti e ringraziato per l’invito.
La novità di quest’anno riguarda:
- l’arrivo di 3 nuovi Rappresentanti della Sicurezza (RLS), eletti a causa delle dimissioni nell’ottobre 2014 di Carmelo Romeo che era il Rappresentante Unico dei Lavoratori per la Sicurezza. Si è passato da 1 a 3 perché Croce Bianca Milano ha superato il numero di 200 dipendenti ed in questo superamento è entrata nell’obbligo di avere 3 RLS. Abbiamo avuto le elezioni ed i tre candidati sono stati scelti all’interno delle rappresentanze sindacali e sono stati: Boselli, Gariboldi e Togni. Tre persone provenienti da tre sezioni diverse.
A seguire ha ripercorso la strada che nel 2008 l’ha portata in Croce Bianca Milano.
Ha illustrato ai presenti l’organigramma della sicurezza così composto:
• Datore di Lavoro – Presidente Generale, da cui dipendono:
RSPP – Elisabetta Claus (nominata nel 2008)
Medico Competente – Dott. Bruni (nominato nel 2009)
RLS - in numero di 3 (Responsabile dei lavoratori per la sicurezza) – Natale Giulio Boselli, Ruggero Gariboldi, Marco Paolo Togni (nominati nel 2015).
• Dirigente Sicurezza – Presidente di Sezione da cui dipendono:
gli addetti antincendio
gli addetti al primo soccorso
• Lavoratori – Dipendenti di Sezione
Ha continuato spiegando come nel:
2009 sia stato redatto il DVR – Documento di valutazione dei rischi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti – composto da due parti, una comune per tutti ed una seconda specifica per ogni sezione e di come l’anno seguente ne sia stato redatto uno anche per il personale volontario.
2012 sia stato l’anno dedicato alla formazione del personale dipendente (accordo Stato- Regioni del 21-12-2011)
e di come alla fine del 2014 ci sia stato un aggiornamento del DVR, a cui è poi seguita sia la formazione degli addetti antincendio (4 H) che quella dei Dirigenti di Sezione (16H) entrambe attraverso una piattaforma e-learning.
L’ing. Claus ha continuato, spiegando che in tutto questo sono continuati i sopralluoghi presso le sedi e si è provveduto a monitorare a distanza i cambiamenti attraverso la modulistica online, oltre all’annuale riunione sulla sicurezza.
Ha concluso il suo intervento dicendo ai presenti che occorre partire dalle persone da tutti noi per affermare con efficacia e concretezza i valori della sicurezza e della tutela della salute del lavoratore non bastano certo leggi e sanzioni, ma piuttosto una vera ed autentica cultura della sicurezza.
Il dr. Luca Paone – consulente del lavoro che da circa 11 anni segue l’Associazione – ha invece spiegato ai presenti quali sono stati i cambiamenti e le evoluzioni normative nella disciplina dei rapporti di lavoro tra Croce bianca Milano e personale dipendente.
Nello specifico il dr. Paone parla di Jobs Act di cui tanto si è sentito parlare nell’ultimo anno, sintetizzando in sintesi ai presenti quelle norme che possono essere di interesse per la Croce Bianca Milano.
Segue l’intervento della dr.ssa Rossana Olcelli – Amministratore Generale della Croce Bianca Milano – che, dopo aver salutato i presenti, sinteticamente espone il risultato di esercizio di questi primi 6 mesi al 30/06/2015 che se anche riporta un risultato positivo, 78 mila euro, è comunque negativo se confrontato con l’anno 2014 dove nello stesso periodo avevamo un risultato di 178 mila euro.
La ragione principale di questa differenza è una non corretta gestione dei costi fissi, in questo caso specifico è il costo del personale dipendente.
La fortuna delle singole sezioni è di far parte di Croce Bianca Milano dove se qualche sezione non va bene viene comunque supportata dal risultato positivo di altre. L’insieme mostra che possiamo andare avanti, se però la maggior parte delle sezioni comincia ad andare male (ed oramai non sono poche)la situazione non sarà più gestibile.
Il dr. Damiano Scaccabarozzi – Direttore di Croce Bianca Milano – salutati i presenti ricorda come l’anno precedente ci si era lasciati con l’impegno di uno sforzo generale ad accettare il cambiamento.
Il cambiamento che era stato preannunciato era quello che riguardava l’attività lavorativa dei dipendenti Croce Bianca Milano ed un raffronto tra l’anno 2014 e quello 2015 evidenzia come tale cambiamento ci sia stato.
Al 31.12.2014 si era in 237, al 2015 (30 settembre) si è in 215, perché sono intervenute delle dinamiche che hanno modificato l’assetto del personale dipendente sul territorio.
Si nota come le cessazioni di lavoro riguardano i tempi determinati, mentre non intaccano i tempi indeterminati. Croce Bianca Milano non ha intenzione di licenziare nessuno, però laddove ci sono dei contratti a tempo determinato e la necessità operativa della singola sezione è diminuita, il tempo determinato che ha un range temporale ben definitivo e conosciuto da entrambe le parti non è stato rinnovato.
Si nota come gli uomini siano in prevalenza rispetto alle donne e di come la fascia media del personale dipendente sia quello compreso tra i 30-54 anni.
Il Direttore continua, parlando dei 13 trasferimenti che hanno interessato quest’anno la Croce Bianca Milano. Sempre più l’Associazione e di conseguenza il personale dipendente è chiamato a fornire la propria disponibilità ad un trasferimento della propria sede operativa.
In questi trasferimenti si è sempre cercata la condivisione con il personale dipendente e Croce Bianca Milano non è mai arrivata ad imporsi.
Però deve essere chiaro che la condivisione si cerca finché è possibile.
Ci sono delle scadenze importanti a fine anno che se andranno male porteranno ad una grossa diminuzione del lavoro e di conseguenza ad un esubero del personale dipendente.
Conclude gli interventi il Presidente Generale Tresoldi Carlo Vincenzo dicendo ai presenti che l’Associazione – impegnata proprio in quel giorno su più eventi (EXPO, VIVA, REAS)- c’è e ci crede è ovvio che bisogna fronteggiare la situazione con il “mercato”. Lo diceva chi ha parlato prima, oggi i soggetti profit sono dentro al sistema e quindi bisognerà serrare le fila, e combattere questa nuova situazione.
Il Presidente conferma la volontà sua, della Giunta e di tutti i Volontari di non voler licenziare nessuno. E’ ovvio che tutti questi principi valgono nella misura in cui si ha qualcosa da far fare al personale dipendente, perché se si dovessero perdere metà delle convenzioni al di là di essere Croce Bianca Milano sarebbe ben difficile andare avanti e si dovrà intervenire. Ma questa è l’ultima ratio, perché l’Associazione è ben determinata a stare dove sta ad occupare lo spazio che ci appartiene. Bisogna vivere giorno per giorno.
Bisogna combattere uniti, ma questo presuppone una visione, da parte dei dipendenti della realtà, dove nessuno ci guadagna da questa situazione anzi si rischia solo di farsi male.
La situazione è critica, oggi dobbiamo fronteggiare situazioni che non si pensava avvenissero così presto, ma forse questo è un bene perché almeno si sa con chi si deve combattere.
In conclusione Tresoldi chiede ai presenti disponibilità a fare tutto quello che è necessario per portare avanti la missione della Croce Bianca Milano.