Dicono di Noi 2015 - Dal Gettone telefonico all'app - i grandi passi dell’emergenza

Venerdì 27/11/2015 presso l’Auditorium Testori di Regione Lombardia si è svolto il Convegno Dicono di Noi anno 2015 organizzato da AREU dal titolo “Dal Gettone telefonico all’appi grandi passi dell’emergenza che ha visto la partecipazione di circa 300 persone tra Operatori del 118, portatori di interesse, Istituzioni, Volontari, Giornalisti, operatori Call Center Laico 112 di Milano, Varese e Brescia.

Una giornata intensa iniziata alle 9.00 con la registrazione dei partecipanti ed un ottimo coffee break che ha dato la carica per iniziare la lunga sessione di questo Dicono di Noi un po’ diverso dal solito.

Diverso perché nelle edizioni precedenti  era una Centrale del 118 che organizzava, a turno, l’evento denominato, appunto, “Dicono di noi”, in cui si faceva il punto sulla riorganizzazione del Sistema dell’Emergenza Urgenza e si affrontavano tematiche di particolare interesse. Nel 2015 il testimone è passato ad AREU.

Obiettivo dell’edizione 2015 era quello di evidenziare l’evoluzione e il progresso del soccorso sanitario (NUE 112 compreso) e in particolare il ruolo di AREU a livello gestionale-organizzativo.

L' appuntamento ha previsto  momenti di riflessione sulle tematiche dell'Emergenza urgenza in Lombardia  (e in Italia/Europa) ma anche momenti più "leggeri" di musica e interviste, tra cui quella al vicecapo della Polizia Matteo Piantedosi. In programma anche un focus sul volontariato e  sull'elisoccorso. E alla fine, sorprese e un award dedicato al mondo dell'emergenza.

Diversi i personaggi del mondo politico e dell’emergenza sanitaria che si sono dati il cambio sul palco dell’Auditorium Testori per confrontarsi sui progressi che sono stati fatti in questo campo.

Ad aprire i lavori con un saluto, dopo la sigla, è stato il Dr. Alberto Zoli – Direttore Generale AREU – e padrone di casa di quello che è stato da lui definito un convegno travestito da festa per celebrare un sistema che è stato creato, nel 2009, dal nulla.

A seguire si sono succeduti per i saluti di rito: il Vice Prefetto del Comune di Milano, il Segretario Generale di Regione Lombardia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco che hanno espresso il concetto che certi risultati non si possono ottenere se non si lavora sodo.

Molto sentito l’intervento del dr. Piantedosi - Vice Capo della Polizia che ha voluto testimoniare, con la sua partecipazione, la stima che lo legano da sempre al dr. Zoli e l’eccellenza del modello Lombardia.

E’ stato poi il momento dell’intervista tripla al dr. Guido Garzena, al dr. Claudio Mare ed alla dr.ssa Bettina Bassotto Orologet che si sono confrontati sul NUE (Numero Unico dell’Emergenza) 112 attraverso una serie di slide (2 a testa)  che hanno fatto ben comprendere come questo numero sia fondamentale per far confluire tutte le telefonate di emergenza in un'unica Centrale Operativa (Call Center NUE 112), qualsiasi numero di soccorso il chiamante abbia composto, compreso lo stesso 112. Gli operatori del Call Center smistano le chiamate, dopo aver localizzato il chiamante e individuata l'esigenza, all'ente competente per la gestione dell' evento di emergenza: Arma dei Carabinieri (112), Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118).

Il servizio è stato avviato, sperimentalmente, il 21 giugno 2010 a Varese ed è stato esteso il 23 luglio 2012 alla provincia di Como, l'1 ottobre 2012 alle province di Monza Brianza e Lecco e il 6 novembre a Bergamo; in tutto più di 3.700.000 abitanti. Ad essi si è aggiunta dal 3 dicembre  2013 la provincia di Milano, per altri tre milioni di abitanti e dal 16 dicembre 2014 è stato attivato il Call Center di Brescia.

I Call Center NUE 112 di Regione Lombardia sono 3: a Milano (per Milano e provincia), a Brescia (per le province di Brescia, Pavia, Cremona, Mantova, Sondrio e Lodi) e a Varese (per le province di Varese, Lecco, Como, Bergamo e Monza e Brianza).

Il confronto tra Regioni: Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Sicilia che hanno disquisito sul tema “Dove va l’Italia del 118; tanti modelli uguali a nessun modello?” ha permesso di far emergere il concetto che lo sforzo che bisognerà fare nel prossimo futuro è di uniformare la figura del soccorritore a livello normativo. Creare, dunque, uno standard formativo univoco italiano, in modo che non ci siano più differenze tra Regioni.

Non è pensabile, al giorno d’oggi, parlare ancora di confini, bisogna mettersi nell’ottica che le parole chiave sono: integrazione, uniformità e cambiamento.

Dopo un veloce light lunch, la sessione pomeridiana è iniziata con 5 focus che intervallati da divertenti e significativi video hanno ben rappresentato:

  • La sala operativa AAT
  • La riorganizzazione sul territorio
  • Il nuovo ruolo degli infermieri e dei tecnici
  • Il sistema sangue
  • Il trasporto organi e sangue

Verso le 15.15, come da programma, si è svolta la tavola rotonda dedicata la mondo del Volontariato che ha visto sul palco anche il nostro Presidente Generale Tresoldi C. Vincenzo in rappresentanza di Croce Bianca Milano e FAPS.

Il tema sul quale i diversi attori si sono confrontati è stato quello del Volontariato nell’emergenza urgenza: il lavoro sul territorio tra presente e futuro. Il concetto emerso da tutti i protagonisti è la voglia e la determinazione di esserci ancora sempre e comunque a favore dei cittadini, ma che  è necessario che il mondo politico/AREU prenda delle posizioni chiare e decise per tutelare chi “segue le regole” .

Dopo il coffee break, si è svolta la tavola rotonda dell’elisoccorso nella quale sono stati messi a confronto il sistema Italiano, Svizzero e Spagnolo e dalla quale è emerso come l’Italia sia “indietro” a livello di investimenti economici rispetto agli altri due paesi.

In conclusione sono stati consegnati dei riconoscimenti all’impegno di operatori, volontari e giornalisti.

Come ultimo atto, il passaggio del testimone per l’anno 2016 da AREU alla centrale operativa di Como.